Da una delle mie interviste

Tratta da una mia intervista
La sua passione, il suo bisogno di esprimersi con la scrittura, da dove nasce?

Nasce da quello che mi piace definire il mio rapporto con la vita. Ricorro all’immagine di me seduta accanto ad un grande forziere, ormai per meno della metà pieno di monete antiche e di rari gioielli.
Dietro di me, c’è un bel mucchietto di soldi d’oro e d’argento e varie pietre preziose, altre sono ancora strette fra le mie dita. Le rimanenti giacciono ammiccanti nel fondo del grande scrigno.
Ed eccomi allora qui, a metà di un pomeriggio inoltrato, a scrivere alcune righe perché, occupata a sbrigare le varie faccende in casa e in giardino, pensando al senso di questa mia giornata, al fatto che una di quelle perle che tengo in mano sta per essere depositata nel mucchio dietro di me, mi chiedo: cosa resterà per me, di questo giorno peraltro tranquillo, passabilmente sereno ?
Il bisogno imperioso di scrivere è la mia risposta. Ora sempre più spesso, se un giorno trascorre senza che io abbia appuntato , con la calamita della memoria fermata con le parole, un mio pensiero, una mia riflessione, mi assale l’angoscia di aver mancato un’occasione importante.
Spesso mi interrogo su questa necessità, peraltro sempre più condivisa da molte altre persone, di seminare dietro di me, al mio passaggio su questa terra, un po’ di parole, di concetti, di pensieri appunto, quasi che un giorno io stessa ne potessi spiare i germogli e vederne poi i fiori o i frutti. Mentre in realtà so che da tutto questo sacco di sementi non verrà alcuna fioritura né sarà a beneficio di alcuno.
Tuttavia questo atto è in grado di testimoniarmi di aver goduto di una perla, di un rubino del mio forziere e mi rende pure consapevole di quanto si stia riducendo il mio “ tesoro “.
Scrivere è dare qualcosa di sé a chi legge, è guardarsi dentro per capirsi, per calmarsi, per ritrovare la voglia di essere felice quando questo sembra difficile. Scrivere è dimenticarsi della parte peggiore di se stessi, è ritrovare la propria energia; è riconciliarsi con il mondo intero, è relativizzare il dolore, è contestualizzare la propria esistenza. Scrivere non è solo lasciare un messaggio sulla carta, è regalare una propria emozione all’eternità ( non è necessario che qualcuno ci legga perché ogni parola rimane tracciata sulla mappa dell’Universo in cui tutto si genera, tutto ritorna , nulla va mai disperso).

Giovanna Fracassi