Recensione del romanzo La congiura di Federica Introna

Federica Introna

La congiura

La forza della libertà

di

Giovanna Fracassi

Federica Introna è l’autrice del romanzo storico La congiura volume 759 della collana Nuova narrativa Newton, della Newton Compton editori pubblicato nel 2017 pag. 252.

La storia è ambientata nei dintorni di Roma nel 65 d. c. e tratta della congiura pisoniana contro Nerone. Subito l’autrice coinvolge il lettore trasportandolo, fin dalla prima pagina, nell’ambiente e nell’atmosfera della Roma imperiale. Ad una festa sontuosa in una splendida villa a Baia, si danno convegno senatori, cavalieri, militari e letterati accomunati da un sentimento di ostilità contro l’imperatore Nerone. Fra loro vi sono anche alcune donne ma è attorno a Epicari che il racconto di questa vicenda storica si sviluppa. Con decise e rapide pennellate Introna ci tratteggia la figura di questa liberta che, istruita e intelligente, cattura l’attenzione del lettore con la forza e la determinazione che si sprigionano da ogni sua parola e da ogni sua azione. E’ lei la figura più coraggiosa, più leale e onesta di tutta la storia ed emerge nitida fra tutti gli altri personaggi che paiono guidati più da personali interessi, da miseri calcoli opportunistici che non dall’alto ideale che invece guida Epicari: dare la Libertà al Senato di Roma e quindi a tutto lo Stato. Lei che ha conosciuto ogni tipo di privazione e di abuso proprio perché donna e schiava, da liberta sa battersi coraggiosamente, vincendo le sue stesse paure, sacrificando i propri sentimenti, patendo anche l’ultimo tradimento e rimanendo fedele alla causa fino all’estremo sacrificio.

Coinvolge ed emoziona la scrittura fluida, essenziale ed elegante di Federica Introna che ci narra questa vicenda che pur nella sua drammaticità è di grande insegnamento morale e ha il grande pregio di portare alla luce il ruolo e l’importanza, per nulla secondari, di una donna che, come troppo spesso accade nella narrazione storica per tante figure femminili, non aveva finora avuto modo di essere conosciuta e apprezzata.

Bravissima l’autrice che riesce a intessere le storie personali dei vari personaggi con frequenti flashback riconducendole poi abilmente al filone narrativo principale. In questo modo ognuno riceve lo spessore umano che ne illustra la personalità, ne chiarisce il comportamento, ne giustifica le azioni. La conseguenza è che nessuno risulta essere del tutto negativo o malvagio. Anche chi tradisce o compie un’azione turpe ha una storia di dolore, di abbandono, di schiavitù, di ingiustizie subite che se non giustifica, può almeno fornire un’interpretazione del perché delle sue azioni.

La narrazione procede pertanto come la costruzione di un mosaico “ aperto”: ogni tessera – personaggio è una finestra che si apre su un altro percorso di vita, lascia intravvedere un’altra storia parallela alle altre che solletica la curiosità del lettore ben presto riportato però alla trama principale.

Complimenti vivissimi pertanto a Federica Introna per questo suo romanzo così avvincente e ricco di dettagli storici. 

Giovanna Fracassi